Fiume Clitunno dove sfocia, affluenti
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Fiume Clitunno dove sfocia, affluenti

Il fiume Clitunno è una magnifica risorsa naturale della regione Umbria, in Italia. Nasce alle pendici del Monte Pennino, vicino a Spoleto, ed attraversa una serie di pittoreschi paesaggi e città, prima di sfociare nel fiume Topino, nei pressi di Foligno.

Con una lunghezza di circa 50 chilometri, questo è uno dei fiumi più importanti dell’Umbria e fa parte della vasta rete idrografica della regione, offrendo una preziosa fonte di acqua per l’agricoltura, il turismo e la vita quotidiana.

Grazie alla sua bellezza naturale e alla sua importanza storica e culturale, il canale è stato incluso nella lista dei Patrimoni dell’UNESCO, come parte del sito seriale “Le città di San Francesco”.

Ma questo non è solo un patrimonio culturale e storico. Il fiume è anche un importante ecosistema, ospitando numerose specie di flora e fauna, tra cui alcune rare e protette. I suoi affluenti, come il fiume Topino e il fiume Marroggia, sono anch’essi importanti per la biodiversità della regione.

Il torrente è stato celebrato fin dall’antichità per la sua bellezza naturale e per le sue proprietà curative. Infatti, il fiume è stato spesso descritto come “sacro” ed è stato oggetto di numerosi miti e leggende.

In epoca romana, questo posto era famoso per le sue sorgenti e per le sue acque cristalline, che erano considerate particolarmente salutari. Le sorgenti del Clitunno sono ancora oggi una grande attrazione turistica, con un parco pubblico ben curato che offre la possibilità di fare passeggiate a piedi o in bicicletta.

Il fiume è stato anche fonte di ispirazione per alcuni dei più grandi poeti e artisti italiani. Tra questi, il poeta Gabriele D’Annunzio ha scritto una celebre poesia dedicata al Clitunno, intitolata “Alcyone”, dove descrive la bellezza del fiume e la sua capacità di ispirare l’anima umana.

In sintesi, il corso d’acqua rappresenta un’importante risorsa naturale, culturale e storica dell’Umbria e dell’Italia intera. Grazie alla sua bellezza e alla sua importanza ecologica, il fiume continua ad essere una fonte di ispirazione e di ammirazione per visitatori e residenti della regione, offrendo un prezioso contributo alla vita e allo sviluppo della zona.

Le principali località lungo il Clitunno : cosa vedere

Il fiume Clitunno attraversa diverse località della regione Umbria, ciascuna con le sue caratteristiche uniche e attrazioni da visitare.

Innanzitutto, non si può non menzionare la città di Spoleto, dove nasce il fiume. Qui, oltre a visitare la Rocca Albornoziana e il Duomo, si possono fare passeggiate lungo il fiume e ammirare la bellezza del paesaggio circostante.

Successivamente, il corso d’acqua attraversa la pittoresca cittadina di Campello sul Clitunno, nota per le sue sorgenti e per il Santuario di Santa Maria in Pantano, dove si può ammirare un bellissimo ciclo di affreschi del XIV secolo.

Proseguendo verso nord, si può raggiungere il borgo medievale di Pissignano, dove il torrente forma una cascata e una piscina naturale. Qui si può visitare la chiesa di San Giovanni Battista e il Museo del Tessile, dedicato alla tradizione tessile della zona.

Continuando il percorso del rivolo, si arriva alla cittadina di Trevi, famosa per il suo olio d’oliva e per la bellezza del suo centro storico, dove si possono visitare il Palazzo Comunale, il Duomo e la chiesa di San Francesco.

Infine, il fiume Clitunno sfocia nel fiume Topino, nei pressi di Foligno. Qui si può visitare il centro storico della città, con il Duomo, il Palazzo Trinci e il Museo Archeologico, che ospita numerosi reperti dell’antica città romana di Fulginia.

In ogni località attraversata dal rigagnolo, si possono fare passeggiate lungo le sue rive e ammirare la bellezza del paesaggio circostante. Inoltre, il fiume è circondato da numerose aree naturali protette, dove è possibile fare escursioni a piedi o in bicicletta alla scoperta della flora e fauna locali.

Accadde qui

Il fiume Clitunno è stato protagonista di numerose leggende e avvenimenti storici nel corso dei secoli.

Uno dei miti più famosi legati al fiume risale all’epoca romana. Si dice che il poeta Virgilio avesse una villa lungo le sue rive, dove trascorreva lunghi periodi di meditazione. Si narra che, durante una di queste meditazioni, Virgilio abbia visto apparire una ninfa del fiume, che gli ha rivelato il segreto della felicità. Da quel momento, questo divenne un luogo sacro e veniva frequentato dagli antichi Romani per le sue proprietà curative.

Un altro avvenimento storico legato a questo posto risale al XIV secolo, quando il borgo di Pissignano, situato lungo le sue rive, fu distrutto da un terremoto. I sopravvissuti decisero di ricostruire il paese in una posizione più sicura, ma non volevano abbandonare la vecchia chiesa di San Giovanni Battista, che si trovava vicino al fiume. Così, decisero di spostare la chiesa in un luogo più alto, utilizzando dei tronchi d’albero come rulli per far scorrere la costruzione fino alla nuova posizione.

Nel corso dei secoli, il fiume è stato anche dipinto e celebrato da numerosi artisti e poeti. Uno dei più famosi è Gabriele D’Annunzio, che nel 1898 dedicò una poesia al fiume, intitolata “Alcyone”. Nel testo, D’Annunzio descrive la bellezza del fiume e la sua capacità di ispirare l’anima umana.

Questo posto continua a essere una fonte di fascino e mistero per i visitatori della regione Umbria, che si immergono nella sua bellezza naturale e nella sua ricca storia e cultura.