Il fiume Picentino è un corso d’acqua che si trova in Italia, nella regione Campania. Esso nasce nei pressi del monte Polveracchio, a circa 1.500 metri di altitudine, nel parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. La sua lunghezza totale è di circa 44 chilometri ed il suo percorso si sviluppa attraverso la provincia di Salerno, alimentato da diversi affluenti.
Questo attraversa una zona di grande importanza storica e culturale. Infatti, la sua valle è stata abitata sin dall’antichità, come testimoniano i numerosi siti archeologici presenti nella zona. In particolare, la valle del Picentino è stata un importante centro della Magna Grecia, dove sono state rinvenute molte tracce della presenza dei Greci nell’area.
La valle del Picentino è anche famosa per la sua natura incontaminata e per i suoi paesaggi spettacolari. Le montagne che la circondano sono ricche di boschi e di flora e fauna tipiche della zona mediterranea. Il canale, inoltre, offre un ambiente ideale per diverse attività all’aria aperta, come il trekking, la pesca e il rafting.
Il rigagnolo ha diversi affluenti, tra cui il torrente Fiumicello, la Fiumarella e il torrente Reginna. Questi affluenti sono importanti perché apportano acqua fresca al fiume principale, contribuendo alla sua portata e al suo equilibrio ecologico.
Il corso d’acqua sfocia nel Mar Tirreno, nel golfo di Salerno, a sud della città di Vietri sul Mare. La sua foce è caratterizzata da un estuario, che rappresenta un habitat importante per diverse specie di uccelli acquatici.
Il fiume rappresenta una risorsa preziosa per l’area circostante, non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche dal punto di vista economico e sociale. Infatti, il fiume fornisce acqua per l’irrigazione dei campi e per la produzione di energia idroelettrica. Inoltre, le attività turistiche legate al fiume e alla sua valle rappresentano una fonte di lavoro e di reddito per molte persone della zona.
In conclusione, questo posto rappresenta un patrimonio naturale e culturale di grande valore per la regione Campania. Il suo percorso attraverso la valle omonima offre paesaggi spettacolari e una grande varietà di attività all’aria aperta. La sua importanza ecologica e sociale lo rende un elemento fondamentale per la vita della comunità locale.
Le principali località lungo il Picentino : cosa vedere
Il corso d’acqua attraversa diverse località della regione Campania, ognuna con le sue peculiarità e le proprie attrazioni turistiche. Ecco alcune delle principali località bagnate dal fiume, con le relative cose da visitare:
1. Montecorvino Rovella: questa cittadina è situata a pochi chilometri dalla sorgente del canale. Qui è possibile visitare il Borgo Antico, con il suo caratteristico centro storico e la Torre dell’Orologio. Inoltre, Montecorvino Rovella ospita il Museo Archeologico Provinciale di Salerno, dove si possono ammirare numerosi reperti della Magna Grecia.
2. Bellizzi: questa località si trova a circa metà del percorso del rigagnolo. In questa zona si possono fare escursioni sulle montagne circostanti, dove si possono ammirare panorami mozzafiato. Inoltre, Bellizzi ospita il Castello di San Severino, un’imponente fortezza medievale che offre una vista panoramica sulla valle del fiume Picentino.
3. Baronissi: questa cittadina si trova a pochi chilometri a sud di Salerno, nella pianura alluvionale del canale. Qui è possibile visitare il Santuario di Santa Maria delle Grazie, un importante luogo di culto che risale al XVII secolo. Inoltre, Baronissi offre numerose attività all’aria aperta, come il trekking e la mountain bike.
4. Salerno: la città di Salerno si trova alla foce del rigagnolo, ed è una delle principali destinazioni turistiche della regione Campania. Qui è possibile visitare il lungomare, con le sue suggestive luci d’artista, la Cattedrale di San Matteo, il Castello di Arechi e il Giardino della Minerva, il più antico orto botanico d’Europa.
5. Vietri sul Mare: questa località si trova lungo la costa a sud di Salerno, ed è famosa per la produzione di ceramica. Qui è possibile visitare il Museo della Ceramica, dove si possono ammirare le opere degli artigiani locali. Inoltre, Vietri sul Mare offre numerose spiagge e calette, dove è possibile fare il bagno e praticare sport acquatici.
In generale, la valle del fiume Picentino offre numerose attività all’aria aperta, come il trekking, la pesca, il rafting e la mountain bike. La zona è anche ricca di siti archeologici e di storia antica, come le rovine di Paestum e di Velia. Inoltre, la cucina locale è deliziosa, con piatti a base di pesce fresco e prodotti tipici della zona, come i fichi di Cilento e il limoncello di Sorrento.
Accadde qui
Il canale ha una lunga storia che risale all’antichità, ed è stato testimone di numerosi avvenimenti storici e leggende che hanno contribuito a plasmare la cultura della zona.
Uno dei primi avvenimenti storici di cui si ha notizia risale al V secolo a.C., quando la valle del Picentino era abitata dai Greci. In questo periodo, si sviluppò un importante centro urbano nella zona di Paestum, dove vennero costruiti numerosi templi dedicati ai principali dei dell’Olimpo.
Un’altra leggenda che ha attraversato i secoli riguarda la figura di Sant’Alferio, un monaco eremita che visse nella zona del fiume Picentino nel VII secolo d.C. Secondo la leggenda, Sant’Alferio era in grado di guarire le malattie e i mali dell’anima, e molti fedeli venivano da lontano per incontrarlo e chiedere il suo aiuto.
Nel Medioevo, il rivolo fu teatro di numerose battaglie tra le diverse potenze che si contendevano il controllo dell’area. Nel 1294, ad esempio, vi fu una sanguinosa battaglia tra le truppe dell’imperatore Carlo II d’Angiò e quelle dell’imperatore Federico II di Svevia, che si scontrarono nei pressi di Nocera Inferiore.
Un altro avvenimento storico importante riguarda la costruzione del ponte su questo, avvenuta nel XVIII secolo per volere del re Carlo III di Borbone. Il ponte, che ancora oggi si può ammirare, rappresenta un importante esempio di architettura napoletana dell’epoca, ed è stato oggetto di numerosi restauri nel corso dei secoli.
Infine, un evento più recente ma altrettanto significativo è la costruzione della diga di Pertusillo, avvenuta negli anni ’60 per sfruttare le acque del canale per la produzione di energia elettrica. La diga è stata oggetto di controversie e proteste da parte di alcune organizzazioni ambientaliste, che ne criticano l’impatto sulla flora e la fauna del fiume.
In conclusione, questo posto rappresenta un patrimonio storico e culturale di grande valore per la Campania. La sua storia millenaria e le leggende che lo circondano contribuiscono a rendere ancora più suggestivo e affascinante questo fiume, che continua ad essere una fonte di vita e di ispirazione per la comunità locale.