Fiume Sosio sorgente, foce, gite
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Fiume Sosio sorgente, foce, gite

Il fiume Sosio è un corso d’acqua che scorre nella parte sud-occidentale della Sicilia, precisamente nella provincia di Agrigento. Con una lunghezza di circa 53 km, nasce in località San Giovanni, nei pressi di Montevago, e poi scorre verso sud, attraversando vari comuni, tra cui Sambuca di Sicilia, Caltabellotta e Santa Margherita di Belice, prima di sfociare nel Canale di Sicilia, tra Selinunte e Porto Palo di Menfi.

È alimentato dai suoi affluenti, tra cui il torrente Favarotta, il fiume Verdura e il torrente Platani. Grazie al suo corso d’acqua, è stato utilizzato da secoli come fonte di approvvigionamento idrico per l’agricoltura e per la vita quotidiana delle popolazioni locali.

Oltre ad avere una grande importanza dal punto di vista ambientale, rappresenta un importante patrimonio storico e culturale per la Sicilia. Infatti, lungo le sue sponde sono presenti numerosi siti archeologici, come il tempio di Selinunte e il sito archeologico di Monte Polizzo, che testimoniano la presenza umana nell’area sin dall’antichità.

Oltre alla sua importanza storica e culturale, questo è anche un luogo di grande bellezza naturalistica. Lungo il suo corso d’acqua, è possibile ammirare una vasta varietà di flora e fauna, tra cui piante acquatiche, uccelli migratori e pesci di varie specie.

Purtroppo, negli ultimi anni il canale ha subito una serie di problemi legati alla siccità e alla riduzione del flusso d’acqua, causati principalmente dalla mancanza di piogge e dallo sfruttamento eccessivo delle risorse idriche. Questi problemi hanno causato gravi danni all’ecosistema fluviale, mettendo a rischio la sopravvivenza di molte specie animali e vegetali.

Nonostante ciò, sono stati avviati diversi progetti di tutela e recupero ambientale del corso d’acqua, finalizzati a garantire la sostenibilità dell’ecosistema fluviale e a preservare il patrimonio storico e culturale della Sicilia. Grazie a questi progetti, il fiume Sosio rappresenta oggi un’importante risorsa per la regione, un luogo di grande bellezza e un patrimonio inestimabile per le generazioni future.

Le principali località lungo il Sosio : cosa vedere

Il fiume Sosio bagna diverse località della provincia di Agrigento, rappresentando una fonte di vita e di turismo per i territori attraversati.

Una delle località più importanti è certamente Sambuca di Sicilia, borgo che si estende sulle colline che dominano il fiume. Qui, oltre alle bellezze naturali rappresentate dalle spiagge di Portopalo e Capo Bianco, si possono visitare importanti siti archeologici come la Chiesa Matrice di Santa Maria Assunta, la Chiesa di San Giovanni, il Palazzo Panitteri e il Palazzo Della Rocca.

Un’altra località di grande interesse è Caltabellotta, situata ai piedi del Monte Pellegrino e famosa per la sua storia e la sua tradizione culinaria. Qui, oltre alle bellezze naturali del corso d’acqua, si possono visitare il Castello Chiaramonte, la Torre Saracena e la Chiesa di San Pellegrino.

Santa Margherita di Belice, invece, è un piccolo centro situato nell’entroterra agrigentino, noto per le sue bellezze naturali e per i suoi prodotti tipici come il vino e l’olio d’oliva. Qui, oltre alle spiagge e alle acque del canale, si possono visitare il Castello di Belice, la Chiesa di San Nicolò e la Fontana del Tritone.

Infine, non si può non menzionare Selinunte, una delle località più famose della provincia di Agrigento, famosa soprattutto per il suo sito archeologico di grande importanza storica e culturale. Qui, ai piedi della collina di Acropolis, si possono visitare le rovine del Tempio della Dea Hera, del Tempio di Apollo e del Santuario della Malophoros, nonché il Parco Archeologico, il Museo Archeologico e le numerose spiagge che si affacciano sul fiume Sosio.

In sintesi, il fiume Sosio rappresenta un’importante risorsa per la provincia di Agrigento, offrendo ai visitatori la possibilità di scoprire le bellezze naturali e le testimonianze storiche e culturali di alcune delle località più suggestive della Sicilia.

Accadde qui

Il fiume Sosio, che scorre nella provincia di Agrigento, ha una storia millenaria, ricca di avvenimenti e leggende che lo hanno reso un luogo carico di fascino e mistero.

Uno dei primi eventi storici di cui si ha notizia riguarda l’antica città di Selinunte, fondata nel VII secolo a.C. dagli abitanti di Megara Iblea. Selinunte, che si estendeva sulle rive del fiume, fu una delle città più importanti della Magna Grecia, ma nel 409 a.C. fu distrutta da una coalizione di Cartaginesi, Siracusani e Segestani. La città non fu mai ricostruita e oggi le sue rovine sono un importante sito archeologico.

Una leggenda associata a questo posto riguarda la figura di Eracle, l’eroe della mitologia greca. Secondo la leggenda, Eracle, impegnato nella sua dodicesima fatica, quella di catturare il toro di Creta, giunse sulle sponde del fiume Sosio, dove si fermò per riposarsi. Qui, il toro, che era stato scagliato da Poseidone per punire il re di Creta, lo raggiunse e lo attaccò. Eracle riuscì però a sconfiggere il toro e a proseguire la sua impresa.

In epoca romana, il canale fu teatro di importanti battaglie. Nel 256 a.C., durante la Prima Guerra Punica, l’esercito romano guidato dal console Lucio Manlio Vulsone sconfisse il re di Cartagine, Asdrubale, lungo le rive del corso d’acqua. Nel 251 a.C., invece, l’esercito romano guidato dal console Lucio Cecilio Metello sconfisse i Cartaginesi nella famosa battaglia delle Egadi, segnando la fine della Prima Guerra Punica e l’inizio della supremazia romana nel Mediterraneo.

Durante il Medioevo, questo posto fu teatro di scontri tra le varie potenze che si contendevano il controllo della Sicilia. Nel 1077, ad esempio, le truppe del conte Ruggero d’Altavilla sconfissero i Saraceni lungo le rive del fiume, consolidando il loro potere sull’isola.

Infine, durante la Seconda Guerra Mondiale, il canale fu al centro di uno dei più cruenti scontri tra le truppe degli Alleati e quelle dell’Asse. Nel luglio 1943, durante lo sbarco degli Alleati in Sicilia, le truppe tedesche si arroccarono sulle alture che dominavano il fiume e ingaggiarono un’aspra battaglia con le truppe americane e britanniche, che riuscirono infine a conquistare la zona dopo giorni di combattimenti.

In sintesi, questo posto è stato teatro di numerosi avvenimenti storici e di leggende che ne hanno arricchito il fascino nel corso dei secoli. Oggi, rappresenta una delle principali attrazioni turistiche della provincia di Agrigento, con le sue bellezze naturali, i suoi siti archeologici e la sua storia millenaria.