Fiume Taro sorgente, foce, affluenti
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Fiume Taro sorgente, foce, affluenti

Il fiume Taro è uno dei principali corsi d’acqua dell’Italia settentrionale. Esso attraversa la regione dell’Emilia-Romagna, partendo dalle colline dell’Appennino Parmense fino ad arrivare alla pianura Padana dove sfocia nel fiume Po.

Nasce a circa 1572 metri di altitudine, nelle vicinanze del Monte Penna, una delle cime più alte dell’Appennino. L’area in cui sorge il fiume è caratterizzata dalla presenza di una fitta vegetazione, con boschi di conifere e di latifoglie che rivestono le pendici delle montagne. La sorgente del Taro è anche luogo di interesse naturalistico, con la presenza di numerose specie di flora e fauna.

Il fiume scorre poi attraverso la provincia di Parma, passando per le valli del Ceno e del Tarodine, fino ad arrivare alla pianura. Nel suo percorso si incontrano numerose città e paesi, tra cui Fornovo di Taro, Borgotaro e Collecchio.

Presenta un corso piuttosto lungo, estendendosi per 127 chilometri. Il fiume ha un bacino idrografico di circa 2200 km² e, durante il suo percorso, riceve le acque di diversi affluenti, tra cui il Ceno, il Tarodine, il Stirone e il Parma.

L’importanza del fiume non è solo legata alla sua estensione territoriale, ma anche alla sua rilevanza economica e culturale. Infatti, il fiume ha rappresentato una importante fonte di sostentamento per le popolazioni che abitano le sue sponde, grazie alla pesca e all’agricoltura irrigua.

Oltre a questo, il fiume è stato anche teatro di eventi storici di grande importanza. Uno tra tutti è la celebre battaglia di Fornovo, combattuta nel 1495 tra le truppe francesi e quelle della Lega Santa, in cui il fiume rappresentò una sorta di barriera naturale tra le due fazioni.

Inoltre, il fiume è stato fonte di ispirazione per numerosi artisti, come il pittore Francesco Mancini, che ha rappresentato il paesaggio fluviale in diverse opere.

In conclusione, il fiume rappresenta una risorsa preziosa per l’Emilia-Romagna e per l’Italia in generale, sia dal punto di vista naturalistico che culturale. Il suo percorso lungo e articolato, che attraversa zone montuose e pianeggianti, offre una grande varietà di paesaggi che meritano di essere valorizzati e tutelati.

Le principali località lungo il Taro: cosa vedere

Il fiume Taro attraversa numerosi comuni e cittadine nella regione dell’Emilia-Romagna, offrendo ai visitatori molte opportunità per esplorare la bellezza naturale e storica della zona.

Uno dei principali comuni attraversati dal fiume è Fornovo di Taro, un paese famoso per aver ospitato nel 1495 la celebre battaglia tra le truppe francesi e quelle della Lega Santa. Oggi, a Fornovo di Taro si può visitare il Parco della Rimembranza, dove si trova un grande monumento dedicato ai caduti della battaglia. Inoltre, il paese è circondato da splendidi paesaggi naturali, che si possono ammirare facendo escursioni lungo i sentieri che si snodano tra le colline.

Un’altra località interessante lungo il corso del fiume è Borgotaro, una cittadina nota per la produzione di funghi porcini, che sono una vera prelibatezza della cucina locale. A Borgotaro si possono visitare i numerosi negozi di funghi e partecipare a degustazioni e itinerari enogastronomici. Inoltre, la città è circondata da paesaggi di straordinaria bellezza, come il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, dove si possono fare escursioni a piedi o in bicicletta.

Collecchio è un’altra località interessante lungo il fiume, situata a pochi chilometri da Parma. La città ospita il Castello di Felino, un’imponente fortezza risalente al XVI secolo, che oggi ospita un museo dedicato alla cultura contadina dell’Appennino parmense. Inoltre, a Collecchio si può visitare Villa Soragna, una delle più importanti ville del territorio parmense, che si distingue per la sua architettura rinascimentale.

Infine, non si può non citare l’importante città di Parma, che si trova a pochi chilometri dalla foce del fiume. Parma è una città ricca di storia e cultura, famosa per la sua architettura rinascimentale e per la sua tradizione culinaria, con piatti come il prosciutto di Parma e il parmigiano reggiano. Tra i principali luoghi da visitare a Parma ci sono il Duomo, il Battistero, il Teatro Farnese e il Palazzo della Pilotta, che ospita la Galleria Nazionale e il Museo Archeologico Nazionale.

Accadde qui

Il fiume Taro, uno dei principali corsi d’acqua dell’Italia settentrionale, è stato teatro di numerosi eventi storici e leggende che hanno lasciato una traccia indelebile nella memoria collettiva della regione dell’Emilia-Romagna.

Uno dei più celebri avvenimenti storici legati al fiume è la battaglia di Fornovo, combattuta il 6 luglio 1495 tra le truppe francesi e quelle della Lega Santa, composta da varie potenze italiane. La battaglia si svolse lungo le sponde del fiume, che rappresentò una barriera naturale tra le due fazioni. Nonostante il successo tattico dei francesi, la vittoria finale andò alla Lega Santa, che riuscì a respingere l’invasione francese.

Un altro evento importante è legato alla figura del poeta Ludovico Ariosto, autore dell’Orlando Furioso. Nel 1515, Ariosto, che era al servizio dei duchi di Ferrara, chiese al duca di poter attraversare il fiume a cavallo, in un punto particolarmente pericoloso. Il duca acconsentì alla richiesta, ma Ariosto cadde in acqua e rischiò di annegare. Questo episodio ispirò la celebre scena dell’Orlando Furioso in cui Ruggiero, uno dei protagonisti del poema, attraversa il corso d’acqua a cavallo.

Nella zona di Borgotaro, lungo le sponde del fiume, si narra una leggenda che riguarda la figura di un brigante chiamato “Bocca d’oro”. Si dice che Bocca d’oro si nascondesse tra le montagne e che saccheggiasse i viandanti che attraversavano il fiume Taro. La leggenda narra che Bocca d’oro avesse nascosto un tesoro lungo il fiume, che sarebbe ancora oggi da qualche parte tra le rocce.

Infine, nel 1929, lungo le sponde del canale, fu inaugurato il famoso ponte di Vairo, un ponte sospeso che collega i comuni di Tornolo e Compiano. Il ponte, che offre una vista spettacolare sul fiume e sui monti circostanti, è diventato uno dei principali luoghi turistici della zona, richiamando ogni anno migliaia di visitatori.